“Comunicazione responsabile”, il goal che manca all’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile
fonte: Ambiente non solo – blog giornalistico
La Global Alliance – la federazione delle principali associazioni e istituzioni mondiali di relazioni pubbliche e comunicazione e che rappresenta oltre 320mila professionisti e accademici – ha lanciato una iniziativa (condivisa in Italia da (FERPI) affinché venga presentata la richiesta alle Nazioni Unite di aggiungere un nuovo goal, il diciottesimo, agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030: l’obiettivo “comunicazione responsabile”. Questo, ritenendo che per tendere verso la prospettiva dello sviluppo sostenibile sia necessario un cambiamento culturale in grado di coinvolgere e responsabilizzare i diversi soggetti.
Nel documento della Global Alliance la comunicazione respondabile è intesa come:
- Dialogo aperto sulle sfide globali, come il cambiamento climatico, la riduzione della povertà e democrazia,
- Considerare il dialogo come l’arma più potente,
- Libertà di opinione e di stampa,
- Approccio etico alla comunicazione organizzativa e istituzionale, basato sui fatti
- Combattere le fake news e qualsiasi tipo di propaganda,
- Educare le persone a usare i loro “poteri di comunicazione”, specialmente attraverso i social media,
- Sostegno pubblico e privato per un giornalismo rigoroso,
- Sostenere la diversità a livello profondo e l’uguaglianza di genere,
- Empatia verso chi soffre la fame, la povertà, la mancanza di opportunità, la guerra, la forzatura migrazioni e discriminazioni,
- Linguaggio positivo e inclusivo.
Una iniziativa rilanciata con un interessante articolo, da Sergio Vazzoler, professionista del settore,