Anticipando il dialogo politico sulla revisione della Direttiva per le energie rinnovabili del 7 febbraio, più di 100 ONG hanno inviato una lettera aperta ai legislatori del Parlamento europeo, della Commissione europea e della Presidenza del Consiglio, chiedendo loro di escludere le nuove centrali idroelettriche dalle aree “go-to” e di includere criteri di sostenibilità che riconoscano che l’energia idroelettrica ha un impatto diretto sugli ecosistemi d’acqua dolce che deve essere mitigato.

Poiché il potenziale idroelettrico è già stato sfruttato a fondo in Europa, le nuove centrali idroelettriche darebbero solo un piccolo contributo alla transizione energetica, causando al contempo danni immensi ai nostri corsi d’acqua. Secondo il Living Planet Report 2022 del WWF, le popolazioni di specie d’acqua dolce hanno subito il maggior declino globale (83%) e, all’interno di questo gruppo di specie, le popolazioni di pesci migratori monitorati sono diminuite in media del 93% in Europa, rendendo il nostro continente il più colpito.

Affidarsi a nuove centrali idroelettriche per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili in Europa è un atto irresponsabile!

fonte: cirf.org